Hotwire, il terminale ibrido

5 07 2007

Aggiornato alla versione 0.590. Vedete i cambiamente qui

hotwire1.png

Quello che vi presento è il terminale ibrido, come lo chiamano gli sviluppatori di questo progetto, che da un paio di giorni mi ha “intrippato”.

Sto parlando di Hotwire. Un progetto niente male, che neanche a farlo di proposito…è scritto in python-gtk 😀

Il programma è multipiattaforma. Al momento gira su Linux e Windows.

C’era un altro terminale ibrido da qualche parte nella rete ma non mi aveva entusiasmato come hotwir che ho scoperto appena due giorni fa su getdeb.

Il progetto è molto attivo da come dimostra il timeline sul trac del sito hotwire ma molto interessante.
Guardate il video (magari zoomate 😛 )
PS: Notate le parole della canzone (che trovate anche in questo mio post). Il ritornello può chiarirvi di cosa parla 😛

…scusate per la fine ma mi ero dimenticato di rizoomare(si può scrivere così?…)

Cmq la parte finale trattava una delle funzioni di hotwire, ovverosi eseguo ps e poi uccido (kill) liferea sulla lista dei processi(tutti i processi), tramite il tasto destro. Infatti prima è aperto e dopo il kill si chiude. Successivamente lo riapro digitando semplicemente liferea nell’area di testo

Le altre funzioni che ho notato sono:

Tab (o le freccette) per scorrere il menù di autocompletamento, shift(o invio) per selezionare.
Possibilità di tornare indietro dopo uno o più comandi o visualizzare l’output dei precedenti.

Inoltre questo menù vale anche per la cronologia (anche se ogni tanto fa cilecca e si vede solo che cambia il testo nella area dei comandi 😛 )

Se siete stati più attenti avrete notato nel video che cancello anche la directory “boh” senza l’uso del comando “rm -rf ” ma con il solo rm. Come detto prima ho potuto ripristinare la cartella (ma anche i file) cancellati tramite “Undo” in alto a destra.
In pratica vengono spostati i file in ~/.Trash ovvero nel cestino. Questa cosa è già implementabile in bash modificando o creando un nuovo comando in sostituzione a rm.

Con il comando ls si visualizzano le cartelle e file come nella vista ad icone di nautilus.
E’ possibile inoltre cliccare col tasto

I link al momento vengono identificati come file. cioè viene visualizzata un’icona ma si può entrare normalmente con il click(come per le cartelle) o digitando col tasto destro sulla cartella/file aprire cioè che si è selezionato con una determinata applicazione come “apri con..” di nautilus.

Ovviamente se cliccate col tasto sinistro su di un file si aprirà con l’applicazione predefinita.
Eseguire questa comando equivale a open nomefile” nell’area di testo dove vengono digitati i comandi.

Il comando Filter equivale a grep che utilizzo molto spesso nel terminale “classico”.
Questo comando però è un implementazione diversa di grep che oltre a filtrare il testo dell’output di un comando qualsiasi, Filter visualizza in grassetto la parola che fa da filtro.

La modalità d’uso è identica:

foo | filter bar

Dove foo è il comando e bar è la parola da filtrare

Per esempio è possibile ricercare la

Ctrl + S ricerca tramite un’area di testo nell’output testuale. Come ad esempio nel caso di lspci, cat ecc.

Con last eseguite l’ultimo comando

Digitando alcuni comandi come ad esempio man, nano, vi, top il programma si apre in un altra scheda come avrete notato nel video che è possibile “splittare” ovvero staccare la scheda in una finestra a parte, dove viene visualizzato anche il pid del processo.

Questo perchè alcuni programmi hanno un alias interno in hotwire.
In pratica alcuni comandi che vengono eseguiti vengono ridirezionati in un terminale in una nuova scheda tramite il comando “term” che apre un terminale bash vero e proprio

Spero però sarà possibile in futuro cambiare i colori…ma probabilmente se mi metto a scavare i sorgenti o le impostazioni che salva qualcosa salta fuori 😛

Per eseguire i comandi nelle varie /usr/bin /usr/local/bin ecc utilizza la shell (sh), ma in modo automatico per fortuna.

Purtroppo sudo non è ancora integrato come comando. Si, perchè c’è una serie di comandi integrati con hotwire che aumentano le funzionalità dei comandi “base”. Un esempio è proprio rm di cui ho già parlato. Più anche altri che vedrete nell’help.
Dicevo sudo non è ancora integrato e per eseguire i comandi da root bisogna eseguire il comando che richiede permessi “root” ponendo prima term.
Il problema è che non è consentito l’input per la password e quindi il comando si chiude.
In alcuni casi però ci viene in aiuto gksu. Per esempio per il sudo make install si può eseguire tranquillamente gksu make install come mostrato nel video. Vi verrà visualizzata la normale finestrella dove inserire la password.
Spero verrà integrato sudo con l’equivalente di gksu. Magari con una piccola area di testo in hotwire.

Nelle versioni precedenti c’era il supporto nativo ad ssh ma al momento è stato disattivato.

C’è ancora qualcosa ma magari ve lo spulciate voi 😛

Dunque, per qui vuole scaricare hotwire:

  • Per chi ha Fedora 7 o Mandriva Spring 2007 (backport attivati) può trovare hotwire nei rispettivi repository (tra l’altro lo sviluppatore usa Fedora..)

Purtroppo ho riscontrato un problema usando il deb, almeno io(fatemi sapere voi) usando compiz-fusion (beryl è ok), ovvero vi sono alcuni bug nel gestire il focus fra hotwire e il menù di autocompletamento, ma sono stati prontamente corretti dopo qualche ora in mercurial.

  • Mercurial è un altra sistema di controllo versione dei sorgenti come svn, git ecc

Per installare da mercurial:

sudo apt-get install mercurial
hg clone http://submind.verbum.org/hg/hotwire

(per aggiornare eseguite hg update dentro la cartella)

cd hotwire
sudo python setup.py install
hotwire

Per aggiornare entrate nella cartella dei sorgenti di hotwire e digitate:

hg pull

Se ci sono cambiamenti:

hg update

Simpatico il Readme di hotwire che contiene queste righe:

Don't read me, read the web:
http://hotwire-shell.org

E’ davvero interessante questo progettino.
Ho un nuovo programma da seguire quotidianamente 😛


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7 responses

6 07 2007
darkat

Wooow, però niente male..adesso lo provo..

Senti cosa usi per registrare lo schermo…io è da troppo che cerco un software decente per farlo sotto ubuntu 😛

Grazie 🙂

6 07 2007
ILLuSioN²²

io uso
gtk-recordMyDesktop 😉

registra in ogg
per convertirlo devi avere anche mencoder e lame
sudo apt-get install mencoder lame lame-extras

poi esegui
mencoder -idx FILEINPUT -ovc lavc -oac mp3lame -o FILEOUPUT.avi

dove fileinput è il file ogg e fileoutput.avi il nome con cui vuoi salvare.
in realtà io questo comando lo uso dal tasto destro grazie a un piccola cosa che ho aggiunto a nautilus-action…che prima o poi dovrò recensire..

6 07 2007
MaC

boh, lo proverò, ma ancora mi sa che dovrei imparare meglio il terminale normale 😀

6 07 2007
lillipuziano

Ottimo! Lo installo subito.

6 07 2007
darkat

OK, grazie..anche se a me va un po’ a scatti…XD

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